Match Point (scusa Woody)



Ma sì! Scriviamo un post. Oggi sono su di giri per via della vena "sceneggiaturante"... "sceneggiatorevole"... vabbé la vena che mi fa scrivere la maledetta sceneggiatura del cortometraggio che voglio girare entro fine Marzo e che funziona piuttosto bene!
A tal proposito emetto il mio primo vagito in loco con un argomento che poco, anzi nulla c'entra con quanto appena scritto sopra: la Fortuna.
Parola che indica l'astratto concetto secondo il quale ogni accadimento o concatenazione di eventi aventi al culmine due o più effettive possibilità di attuazione, porterebbe alle varianti positive di tale termine.
Chi non ha capito tre parole in croce alzi la mano. Prego anche chi ha perfettamente chiaro quanto suddetto, di sollevare una mano. Bene, ora che sembrate tutti bei "pizzardoni" (termine utilizzato a Roma per indicare il vigile urbano intento a dirigere il traffico ndr.), io vi dico che avete sollevato la mano destra. Se questo fosse vero, la Fortuna mi avrebbe "sorriso", e ciò si riallaccerebbe al precedente enunciato esplicativo con un'efficacia sconcertante. In questo caso io ho avuto il 50% di possibilità di indovinare quale braccio avreste sollevato (in realtà essendo i mancini solamente il 7-10% della popolazione mondiale adulta, la percentuale sarebbe molto più alta) essendo noi esseri umani dotati di sole due braccia. Ora, dove voglio arrivare con tutto questo preambolo? Fondamentalmente a nulla.
La vita si basa sulla Fortuna che ognuno di noi ha la possibilità di indirizzare a proprio favore. Machiavelli la paragonava ad un fiume straripante i cui argini possono essere costruiti a proprio favore dall'uomo duttile e dotato d'intelligenza previsionale.
Woody Allen (dal quale ho rubato a mani basse il titolo del post) l'esemplifica con una pallina da tennis che, durante il match point (punto che vinto determina la vittoria in una partita di tennis), rimbalzando sul nastro della rete riceve una spinta verso l'alto, se la pallina cade al di là si vince, altrimenti si continua.
Ma la Fortuna è totalmente casuale? No, per quanto mi riguarda. La Fortuna la incontriamo ogni giorno, abbiamo la possibilità di indirizzarla verso di noi ogni secondo semplicemente vivendo determinate situazioni. Non si può vincere al superenalotto se non lo si gioca mai, o credere di avere successo nella propria vita semplicemente attendendo che qualcosa accada o cambi.
Con questo vi lascio una citazione che più volte mi ha aiutato nelle situazioni in cui la mia determinazione si è incrinata, tratta da un film meraviglioso di Peter Weir con Robin Williams: Dead poets society (L'attimo fuggente in italia).

"Cogli l'attimo, cogli la rosa quand'è il momento"... Perché il poeta usa questi versi? Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato. Li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni, come voi, invincibili, come vi sentite voi. Il mondo è la loro ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi, i loro occhi sono pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finche non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora, sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito: carpe… carpe diem… cogliete l'attimo, ragazzi… rendete straordinaria la vostra vita.

Chris



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